domenica 16 novembre 2014

Disimpegno piccolo e pieno di porte


Nella maggior parte delle case di città il compito del disimpegno è di portare dalla zona giorno alla zona notte. Nella maggior parte dei casi si tratta di un ambiente senza luce diretta, in cui non si spende molto in progettazione e , come in questo caso, si affacciano tutte , o quasi, le porte della casa.

L’impegno è stato quello di dare una valenza propria ad un locale di 2 metri per 1,5 in cui, per forza di cose, dovevano convivere dalle 4 alle 5 porte!
Si è lavorato sull’illuminazione, ci si è limitati a 1 solo mobile, si è creato più spazio con l’ausilio di un trucco ottico.
Innanzitutto le porte sono state “alleggerite” cambiando il colore dal classico ciliegio , in grande uso all’inizio del 2000, verniciandole color bianco neve. Una prima mano di aggrappante e poi altre 4 mani di vernice all’acqua.






Una porta è stata eliminata , avendo la possibilità di spostarla all’interno della camera da letto, e sostituita con uno specchio a tutta altezza: è a questo “trucco” a cui mi riferivo prima: il locale sarà otticamente più ampio. Se si vuole adottare questo trucco bisogna fare attenzione a cosa rifletterà lo specchio, niente cappottame nascosto dietro la porta! Piuttosto amplifichiamo un oggetto che si vuole mettere in risalto grazie proprio al trucco: un bel mobile, un quadro , una lampada in questo caso.
Qui si voleva dare l’effetto di un’astronave, un cielo con luci surreali, insomma un effetto a sorpresa per cambiare la vecchia funzione di locale disimpegno in locale di passaggio si, ma con dignità.
 
 
 
 
 
Il soffitto è stato verniciato di un colore scuro, che in teoria in un locale piccolo non sarebbe mai da fare, della stessa tonalità di un tromp-oeil già esistente. Tutte le altre pareti sono rimaste bianche per non rimpicciolire ulteriormente l’area.
L’elemento principe è la lampada a forma di astronave, non eccessivamente grande ma di grande impatto.
PIRCE di ARTEMIDE
 si vede come il fondo scuro dia risalto alla lampada amplificandone le evoluzioni. La scelta cromatica la rende sorprendentemente visibile anche da spenta, di giorno, quando riflette la luce solare che arriva dalle altre stanze.
Dal punto di vista energetico la lampada utilizzata è alogena: è vero, consuma molto rispetto ad altre fonti luminose, ma essendo una zona di passaggio l’uso è limitato , inoltre questo il tipo di lampada è il più adatto a causa di frequenti accensioni e spegnimenti. Per le zone di passaggio il livello di illuminazione (fonte ENEA) è di 50-150 lux; sono consigliati applique e plafoniere e l’ideale sarebbe installare un interruttore a tempo che si spenga dopo un periodo prestabilito.
La chicca FENG SHUI.


Dal punto di vista del Feng Shui nel disimpegno l’energia rischiava di bloccarsi , a svantaggio di tutte le camere che vi si affacciavano. Le porte e il buio mandavano le energie del giorno in conflitto con quelle più statiche della notte.
Le soluzioni adottate hanno permesso di rendere più fluido il passaggio (eliminando la porta centrale) di amplificare il flusso (aggiungendo lo specchio) e di dargli forza (con una luce potente). Si sono equilibrati, il più possibile, i vari elementi (troppe porte, poca luce) attraverso interventi correttivi mirati.
BA GUA
Il disimpegno, in questa casa, si trova al centro esatto, rappresenta allora la “Salute”. Per trasposizione rappresenta il “Plesso Solare”, il centro del corpo umano.
Quindi è consigliabile lasciare , come avevamo già intuito prima attraverso le indicazioni di interior design, quest’area il più possibile sgombra da oggetti, il QI deve essere libero di circolare, il suo percorso deve essere armonioso, non deve bloccarsi tra pilastri e oggetti (evitiamo oggetti spigolosi o pesanti).
 
Ciao





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